Marco De Santi, nostro associato e amico, è anche artista e designer presente già da anni sulle scene nazionali. Le sue opere, spesso provocatorie ed ironiche, approfondiscono tematiche importanti come la Miseria, il Disordine, l’Estetica e la Paranoia.
Vasi in frantumi
L’Archeologia del quotidiano è il soggetto trattato nel percorso espositivo installato temporaneamente nelle sale del Museo Castiglioni. La mostra indaga le possibilità di recuperare oggetti scartati o abbandonati cercando di dar loro una seconda occasione, ri-contestualizzandoli in maniera inusuale.
Lo scopo principale delle istallazioni, dalle più piccole alle più grandi, va ben oltre la pura esperienza estetica:
ossessionati come siamo dalla tecnologia, dalla sfrenatezza dell’usa e getta, riusciamo ancora a dare un significato alle cose che ci circondano e a noi stessi?
Utero: contenitore di cose inutili
Fabrizia Lucchini è curatrice della mostra e dei testi che, insieme alle opere, accompagnano i visitatori durante il percorso espositivo.
Due maestri del design e dell’architettura contemporanea quali Andrea Branzi e Michele De Lucchi, definiscono così Marco De Santi:
“Artigiano innamorato, creatore di doni preziosi ed imprevisti, destinati a fornire sorpresa in chi li guarda” (A. Branzi).
“Designer che realizza oggetti non necessariamente pratici, ma in ogni caso oggetti d’uso, che rispondono però all’imperativo di non ingombrare lo spazio inutilmente, ma dove l’utilità non sta nel fare le cose con meno fatica, ma nel capire con maggiore lucidità il significato che vogliamo dare alla nostra esistenza.” (M. De Lucchi).
La mostra inaugura domani, venerdì 15 aprile alle ore 17, e durerà fino al 15 Maggio. Per maggiori informazioni, circa orari, prezzo dei biglietti e adesioni, vi rimando all’evento Facebook qui sotto.
https://www.facebook.com/events/1783732585183259/
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